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Apuntes sobre "¿Qué son (y pueden ser) los comunes urbanos?"

Aquí para la posteridad mis apuntes del evento "¿Qué son (y pueden ser) los comunes urbanos? - sobretodo sobre la relación con los ayuntamientos y leyes de los espacios considerados comunes en la urbe: "un recorrido a través las prácticas y reflexiones sobre las nuevas formas de gestión de los bienes comunes, especialmente en el contexto urbano" .

Llegué tarde como siempre y me perdí la mayor parte de la introducción de Marco Apatricio con un punto de vista jurídico. Y como mucho era en italiano lo he escrito en esa idioma.. Traducción al fondo...


Disclaimer: Mi spiace e spero che altri potranno riassumere ma io intanto metto quello che mi ha colpito o venuto in mente mentre ascoltavo. / Lo siento pero solo he tomado nota de lo que me impacto o ocurrió mientras escuchaba. Este no es un resumen del taller!

Ana Mendez:
Regole di un comune:
  • Amministrato da un gruppo riconosciuto identificabile
  • Aperto
  • Si perpetua e si riproduce nel tempo
  • Contiene risorse che sono poste in comune senza esenzioni
La storia offre esempi intorno alla Spagna di spazi più o meno naturali che erano o sono ancora gestiti come un comune. Tipicamente questi spazi - anzi questo lo dice lo stesso Marx come origine del capitale: che questi spazi solitamente sono accerchiati dallo stato o dal potere privato che poi crea uno spazio commerciale o industria estrattiva per estrarre le risorse un tempo gestite tra la gente, e chi prima partecipava come eguale adesso può partecipare come operaio o dipendente di un padrone. Sarà questa una più precisa narrativa da considerare?

Giuseppe Miciarelli: l'asilo filangeri

(legenda: comune = ayuntamiento municipal, Comune = di uso universale)

L'Ex-Asilo è un edificio bellissimo a Napoli che fu vittima di una speculazione e lenta gestione da parte dello stato. si creò allora un collettivo culturale. A Napoli a differenza di Barcellona, il comune locale non ha soldi, e c'è la camorra. Quindi un gruppo che propone e dimostra capacità di amministrare uno spazio ha più possibilità se l'alternativa è la spesa di soldi che non ci sono.

Il Comune è una forma collettiva di accesso con forme di uso e gestione comune

Domande (che mi sono sorte):
  • È pubblico o dovrebbe esserlo? forse un tempo quello che si intendeva come pubblico poteva essere visto come qualcosa di Comune. Adesso questo istituzionalismo diventa troppo grande e complesso e crea i propi problemi dove ad esempio i lavori pubblici vanno fatti sempre dalle stesse poche aziende e uno spazio di autogestione non può allora auto-costruire.
  • La giurisdizione locale (il comune) di uno stato capitalista, colpevole di privare la gente di beni comuni e di trasformarli in industria estrattiva, può essere ente gestore di un vero Comune?
Nel regolamento pubblico ci sono associazioni e cooperative, che sono forme di una parte piccola di una comunità.

Questo è uno dei problemi dei Beni Comuni. devono avere sistemi di governance riconosciuti legalmente da uno stato capitalista se vogliono sopravvivere in un mondo capitalista.

Le forme legali sono gerarchiche. Allora cosa si potrebbe fare? La soluzione ha la spada a doppio filo ed è di creare una associazione, dove il presidente diventa una specie di martire per il gruppo, visto che gli corrisponde allora tutta la responsabilità legale della gestione di questo spazio. Quindi una proposta di definizione dei Beni Comuni.

(Cooperativa Integral Catalana: non si intende come cooperativa nel senso legale ma piu esteso. Quali sono allora i fattori che rendono legittimità o legalità agli spazi Comuni?)

La governance non può essere diretta. il potere popolare si fa sotto forma di gestione e controllo, non della parte strettamente tecnica o che richiede preparazione o insegnamento. Anche se parliamo di queste cose come utopie, nella storia i Comuni avevano regole dure, e punizioni per trasgressori.

Quindi il lavoro di commonizzare su queste linee è quello di stabilire forme legali che facciano più democratiche le stesse strutture capitaliste estrattive e di amministrazione pubblica privata o pubblica centralizzata. In fondo non è che lo stato capitalista e consumista sia così lontano o diverso dal mondo autogestito, e bisogna vederlo come qualcosa con molte sfumature e non come una linea unidimensionale.

I beni Comuni emergenti sono più piccoli che i comuni natural tradizionali:
  • spazi occupati / usati da una comunità di riferimento. 
  • Gestione e amministrazione diretta. 
  • Alcuni sono aperti solo a un gruppo ristretto mentre altri sono aperti in generale. 
Perché Can Masdeu ad esempio deve essere un bene comune, e altri spazi no? (Come l'esempio dell'hotel dove andavano tutti i soldati prima di andare al fronte durante la guerra civile). Emerge una richiesta e pratica di amministrazione diretta da parte di un gruppo di riferimento. (perché il Palau de la Musica non è comune? .- in certi sensi lo è per la partecipazione delle scuole o enti sociali locali - oppure la risposta è perché a Barcellona abbiamo il cinema Cinetika e tantissimi "cine al fresco" in tutti gli spazi aperti come gli orti comunitari)

La gestione comunitaria non è sufficiente da sola. A Napoli, l'asilo (flickr: lasilo) ha cercato un modo di coprirsi.

Normalmente se qualcuno vuole gestire uno spazio, l'amministrazione dice “fate un associazione e vi assegniamo il bene” - ma questa è un miraggio giuridico.
Abbiamo costruito una dichiarazione di regolazione con cui i cittadini, non solo chi accede ora, ma tutti, possano accedere. Questo documento dice come possono accedere, dopo quanto tempo diventi partecipante, come fai per esserlo, quali responsabilità ci sono ecc.

Esempi:
Can Battlo - cesión de uso con acuerdo informal con ayuntamiento mediante una asociacion(ass.veins la bordeta).

La strategia dell'asilo è molto diversa:
www.exasilofilangieri.ir/regolamento-duso-civico/

Questo regolamento permette di dire “La mia regola viene dal basso ma è un sistema di comunicazione all'esterno”.

Il Comune si può intendere meglio dall'intesa dei suoi estremi: uno spazio ridotto in territorio privato commerciale di estrazione o di consumo, o uno spazio completamente anarchico dove la polizia non entra. Fino a che punto questo comune è accettato o no dalle autorità? In realtà vari fattori e parametri fanno che un posto si possa considerare piú o meno uno spazio Comune.

In Siria, quando nella confederazione democratica a Rojava si formavano assemblee locali, bisogna vedere che accordi o associazioni formano con o verso istituzioni dello stato Sirio. Ho sentito l'esempio di una assemblea locale del canton di Cizre che decide di mettere apposto un edificio della strada accanto. Si mettono d'accordo con la mano d'opera, fanno un piano, e poi vanno dal sindaco (che riceve ancora le lira del governo di Assad), e questo gli da i soldi per comprare i materiali. In questo modo l'amministrazione dello spazio si può dire un comune dove lo stato partecipa in qualche modo, ma non necessariamente è un potere dominante ne del tutto accettato.

Fino a che punto allora, una dichiarazione come il regolamento d'uso civico dell'asilo può semplicemente rivolgersi all'umanità e non a un governo o gruppo capitalista?

Fino a che punto si può accettare che creare un Comune nuovo urbano significa una riduzione del potere dell'amministrazione ufficiale o pubblica, cioè riduce il governo centrale?

Mi chiedo anche come reagirebbe un governo di partiti all'idea di lasciare certo tipo di lavoro alla gente - un lavoro collettivo che figura come volontariato. Un bene quindi per l'amministrazione o mondo commerciale perché non bisogna più spendere su queste cose, o un male perché si creano spazi di dissidenza dove la gente riacquista la capacità di gestire loro stesse le loro vite senza appoggiarsi a un sistema estrattivo capitalista o gestito da una élite.

CASTELLANO:

Ana Mendez: reglas de común:
  • Administrado por un grupo identificable reconocido
  • Abierto
  • Se perpetúa de manera sostenible y se reproduce a través del tiempo
  • Contiene recursos que están en puestos en común sin excepciones
La historia ofrece ejemplos por toda España de espacios más o menos naturales que fueron o son todavía gestionadas como un Común. Normalmente, estos espacios - de hecho, esto lo dice el propio Marx como una fuente de capital: estos espacios suelen ser acercados por el poder estatal o privado que a su vez la convierte en un espacio comercial o de extracción de los recursos una vez gestionadas entre la gente, y quien antes participaba de igual a igual ahora puede participar como un trabajador o empleado de un jefe. Esta puede ser una narrativa para tener en cuenta?

Giuseppe Miciarelli: Ex-Asilo filangeri

L'Ex-Asilo filangeri es un hermoso edificio en Nápoles que fue víctima de la especulación y la gestión lenta por el estado. Se creó entonces un colectivo cultural que comenzó a utilizarlo. Ahora hay centenares de grupos de teatro, música y todo tipo de creación de cultura, que comparten recursos. En Nápoles, a diferencia de Barcelona, ​​la municipalidad local no tiene dinero, y está la Camorra. De esta manera, un grupo que propone y demuestra la capacidad para administrar un espacio tiene más posibilidades si la alternativa es gastar dinero que no hay.

El Común entonces es una forma colectiva de acceso a formas de uso y gestión común.

Preguntas (Tengo un montón):
  • Lo publico es común o lo debería ser? Tal vez un momento en que fue concebido podría ser visto como un Bien Comun, este institucionalismo excluye y llega a ser demasiado grande y complejo. Esto crea problemas donde los contratos como de las obras públicas se realizan siempre por las mismas pocas empresas y una plaza autogestionada no pueden entonces ser auto-construida. Can Battlo es una excepción, y el programa de solares para construir cooperativas del ayuntamiento (como cirerers florits en roquetes) es la confirmación: serán "auto-terminadas" por sus inquilinos una vez que la construcción acaba.
  • La jurisdicción y aparato local de un Estado capitalista, culpable de ese "crimen originario" de privar a la gente de los bienes comunes y transformarlos en la industria minera, puede ser un órgano de gestión común de la misma?
En la regulación pública existen formas juridicas que un grupo puede usar para legalizarse: asociaciones y cooperativas, y esto forma una pequeña parte de lo que es en realidad una comunidad.

Este es uno de los problemas de los Bienes Comunes. deben tener formas juridicas legalmente reconocidas por los estados capitalistas si quieren sobrevivir en un mundo capitalista.

Las formas jurídicas son jerárquicas. ¿Qué se puede hacer? La solución es la arma de doble filo de crear una asociación, donde el presidente se convierte en una especie de mártir para el grupo, ya que se le asigna entonces toda la responsabilidad legal de la gestión de este espacio. Por esto se creó una propuesta de definición de Bienes Comunes.

Ejemplo: Cooperativa Integral Catalana: No pretende ser una cooperativa en el sentido legal, pero en sentido más extenso. Entonces ¿cuáles son los factores que hacen que la legitimidad o legalidad de los municipios espacios

La gobernabilidad no puede ser dirigida. El poder popular se convierte en la forma de gestión y control, no del lado estrictamente técnico o de la que requiere una preparación o la enseñanza, pero solo de la gestión común del recurso y los grupos especializados que trabajen en ella. Incluso si hablamos de estas cosas como utopías, en la historia de los municipios que tenían reglas y castigos severos para los infractores.

Entonces el trabajo de commonizar es de instaurir formas legales que hacen más democráticas las mismas estructuras capitalistas extractivas y la administración pública centralizada privada o pública. Después de todo, no es que el estado capitalista y el consumismo es tan lejano y diferente de autogestionato mundo, y hay que verlo como algo con muchas matices de convivencia y no como dos mundos separados.

Los Commons emergentes son más pequeños: los espacios ocupados / utilizado por una comunidad de referencia. gestión y administración directa. algunas están abiertas sólo para un pequeño grupo, mientras que otros están abiertos en general. ¿por qué Can Masdeu por ejemplo, tiene que ser un bien común, y algunos espacios no? De ello se desprende una solicitud y la práctica de la administración directa de un grupo de referencia. (Porque el Palau de la musica no es un bien común? .- de cierta forma lo és para las escuelas o entidades sociales locales que la utilizan, o lo es porque en Barcelona tenemos el cine cinetika y varios cines independientes o cooperativos, además de muchos "Cine al fresco" en todas las áreas abiertas como los jardines comunitarios)

La gestión comunitaria no es suficiente por sí misma. En Napoli, L'Ex-Asilo (flickr: lasilo) ha buscado maneras de protegerse.

Normalmente si alguien quiere gestionar un espacio, la administración dice, "Hagan una asociación y les asignamos el bien" - pero esto es un espejismo legal.

Hemos construido entonces una declaración de la regulación con la que los ciudadanos, no sólo aquellos que acceden ahora, pero todo el mundo, puede acceder. Este documento te dice cómo pueden acceder las personas, define que es un participante ,que responsabilidades conlleva.

Ejemplo:
Can Battlo - cesión de uso con acuerdo informal con ayuntamiento a través de una asociacion (ass.veins La Bordeta).

La nueva propuesta de forma juridica para espacios comunes: www.exasilofilangieri.it/regolamento-duso-civico/

Esto permite decir "mi regla viene desde abajo, pero es un sistema de comunicación en el exterior."La ciudad puede ser mejor entendido por el cartel de su extrema: un espacio reducido a la extracción privada área de negocio o consumo, o un espacio completamente anárquico donde la policía no entra. En Siria, cuando en la Confederación Democrática del Kurdistán Sirio se formaron asambleas locales, habría que ver cuales fueron los acuerdos (o falta de ellos) para asociarse con instituciones del Estado Sirio. Oí el ejemplo de una asamblea local del cantón de Cizire que decide poner un camino de la construcción de al lado. Estoy de acuerdo con la fuerza de trabajo y luego ir por el alcalde (que todavía recibe Libras Sirias del gobierno de Assad), y esto le da el dinero para comprar los materiales. De esta manera, la administración de espacio que puede contar una ciudad en la que estaba participando de alguna manera. 

Mas preguntas!
  • ¿En qué medida entonces, una declaración como la regulación del uso cívico del Ex-Asilo simplemente puede ser orientado a la humanidad de manera universal y no a un gobierno o grupo capitalista?
  • ¿Hasta dónde se puede aceptar que la creación de un nuevo común urbano significa una reducción del poder oficial o de la administración pública, es decir, reduce el gobierno central?
También me pregunto cómo un gobierno central iba a reaccionar a la idea de dejar el trabajo a las personas - bueno para la administración o el mundo comercial, porque ya no hay que gastar en estas cosas, o malo, ya que crea espacios de disidencia donde la gente recupera capcità para manejar sus vidas sin el respaldo de un sistema capitalista extractiva o gestionados por una élite.

Intervención Iolanda Fresnillo: espais buits: de escuchar como lo explica, veo el capitalismo que encuentra una via de apoyarse a los comunes en tiempos de “baja actividad” - la crisis inmobiliaria. entonces un proyecto etico/cooperativo/social entra a corto plazo renovando y dando visibilidad a un espacio por 2-4 años para que luego cuando la economia crece simplemente no se le renueva la actividad y se construye. Como estos son espacios comunes vistos como algo que pasa dentro de una economia de subvenciones y gastos desde el equipo, se financian para poder pagar alquileres o costes de suministros mediante la creacion de actividades, eventos etc. Hay esta actividad productiva para poder pagar. Licencias de actividad. (Actividades de bar que financian estos espacios podrian ser con moneda social para no tener problemas legales.)

Ejemplo:Forat de la vergnonya: Desde un proceso de autogestión popular se llega a un acuerdo con ayuntamiento/casal donde hay que llamarlo pou de la figuera y donde se destina dinero tamien al huerto mismo para materiales y desde hace poco, una dinamizadora.

Ale/Iris: pregunta/exposición sobre Hort del xino:

Para todos los okupa hay un problema de okupacion/legalizacion: mejor seguir resistiendo ilegalmente pero sin seguridad o voy hacia la legalización, como el ejemplo de los okupa de berlin con toda la perdida de autonomía que eso comporta? Que pasa si el estado se demuestra no ser benigno en terminos de ofrecer soporte a ideas socialmente positivas a lo largo del tiempo? Entonces a diferencia de la vision que se ha visto durante este encuentro de que hay que hacer que los comunes sean mas "legales" o reconocidos legalmente, hay otra posición: de que el estado y el ambito comercial no tiene potestad ni legitimidad de ser quien decide de que se compone el status quo. Entonces el bien común material de los espacios urbanos no puede ser algo que se trata de incorporar y hacer caber dentro del estado y sus estructuras locales, si no que busca el reconocimiento de la gente mas alla del estado donde viven. Osea una aceptación de una declaracion de usos que pueda dar universalidad al proyecto del huerto comunitario del huerto del xino tiene que ser desde el pueblo, desde la sociedad, no solamente desde el gobierno, y excluyendo este en el caso de que no haya manera de dialogar como iguales. Estando en Barcelona he vivido varias situaciones - el primer intento de desalojo de Can Masdeu donde se vio un surgir de un poder popular ciudadano desde el barrio, a los intentos o desalojos mas recientes de Can Vies o el Banc Expropiat y toda la fuerza popular que se vió en marcha en las calles para defender estos espacios. El balance entonces que permite que un lugar persista no viene solamente de un gobierno o ayuntamiento pero desde un barrio o entorno de uso de ese espacio. Desde lo que he escuchado quisiera proponer al hort del xino no hacerse asociacion pero hacer una declaracion universal de usos comunes del espacio para dar aceso amplio.

La respuesta (en italiano) de Giuseppe:
Cambiare la regolamentazione giuridica per imporre allo stato o al comune di obbedire alle regole di uno spazio autogestito è di per sé un atto molto radicale di ribellione.
Ritorno al concetto di Michel Bauwens del partner state - un comune(ayuntamiento) che fornisce gli aspetti piu specializzati e rispetta regole create da un comune(commons).

Il comune di napoli ha dovuto cambiare il suo regolamento interno per definire cose in modo da poter poi fare il documento di regolamento e autogoverno. Ogni passo con l'amministrazione può essere un mattone strategico per poi fare altre cose piu avanti.

Quindi giustamente bisogna non farsi associazione ma cercare cambi nelle regole del comune di barcellona se vogliamo che ad esempio l'hort del xino si perpetui nel tempo.

CAST:

Cambiar el reglamento legal para obligar el estado o ayuntamiento a obedecer a las normas de un espacio autogestionado es en si un acto de rebelion muy radical.

Se vuelve al concepto de Michel Bauwens del Partner State - un municipio (ayuntamiento) que fomenta la autogestión y que le proporciona los aspectos más especializados y respeta a su vez reglas creados a partir de los demás miembros de un Comun (commons).  
La ciudad de Nápoles ha tenido que cambiar sus reglas para definir las cosas de manera que ahora se pueda hacer un documento como el autogobierno. Cada paso de la administración puede ser un ladrillo estratégica y luego hacer otras cosas más adelante. Así que con razón no debe ser vinculante, sino buscar cambios en las reglas dell'ayuntamiento barcelona si queremos que sea el Hort del Xino será sostenida en el tiempo.

Pregunta: Apertura. Respuesta otra vez de Giuseppe:
Problema: La gente non percepisce spazi come l'Ex-asilo come spazi effettivamente aperti alla città. Con OPG Je So 'Pazzo- un centro sociale, succede la stessa cosa.

Questo succede in tutti gli spazi cosidetti aperti: sono accusati di chiusura. Forse anche per ragioni sociali se vedi un gruppo che ha molta connessione interna risulta difficile decidere di dedicarsi a far parte di questo gruppo - che poi magari gestisce uno spazio - perche poi questo sará la base dell'attivitá sociale di questa persona. Piu c'e coesione interna e meno coesione ci sarà con altri gruppi visti come esterni. Quindi se abbiamo tutti parametri etici che seguiamo ci sarebbe una volontá generale di participare ad esempio nell'orto ma visto che c'e poco tempo e la gente ha paura di mettersi in un gruppo sociale nuovo o diverso dal propio. Quindi ognuno si distribuisce nella participazione verso spazi dove ci sia un tipo di gente che attira, funziona bene assieme, risolve conflitti, ecc.----

CAST:

Problema: La gente no percibe espacios como l'asilo como espacios que se han abierto realmente a la ciudad. Con OPG je so pazzo. un centro social muy inclusivo - igual.

Esto sucede en todos los llamados espacios abiertos: se les acusa de ser espacios cerrados. Tal vez por razones sociales si ves un grupo que tiene un montón de conexión interna es difícil decidir dedicar una parte de tu vida a este grupo - entonces tal vez ejecutar un espacio - porque entonces esto va a ser la base de las operaciones comerciales de esta persona. Más existe cohesión interna y menor será la cohesión externa: No verá bien y no será visto bien por otros grupos. Una red de algún tipo podría resolver este tipo de problema. Así que si todos tenemos las normas éticas que seguimos habría una voluntad general a participar, por ejemplo, en el jardín, pero ya que hay poco tiempo y la gente tiene miedo de entrar en un grupo social nueva o diferente al propio. Así que todas las personas disponibles se distribuyen en su participación hacia espacios donde hay algun tipo de personas que atrae, funciona bien, resuelve conflictos, etc.

("La replicabilità di uno spazio comune è la sua universalità." Cacchio bisogna fare la maglietta!)

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